Ogni giorno è l'ultimo.
Lettere alla Sfinge.
Boulevard teoria.
Tolta la maschera un’altra maschera, visto il tramonto aspettavo la sera che non arrivava e allora sognavo la notte, le stelle sorgevano e danzavano intorno alla fontana
Musica di ingranaggi arrugginiti, cigolii, oliatori spompati, cercavo la leva mancante nella lava del vulcano che scorreva dall’abisso
Acqua di fuoco, pietre parlanti sulla riva cantavano al tuono che rimbombava nel vuoto, esche scordate dalla storia, oblio dolce sapore di sangue, di vita
Scorrono le onde una dopo l’altra nel mare dei sogni, l’origine…boulevard teoria, l’acceleratore a tavoletta, il motore romba nel gran salto si aprono le ali
Venerdì.
Un clìcchio la macchina fotografica col mirino puntato nel tempo
zoomata di zombi che zoppicano al zole
la cicala canta sull’albero tra le fronde sulla foglia più piccola
dejà vu sbattuto dal vento in clima invernale
melodia di fiori che s’aprono sulla spuma dell’onda
che scorre la vita…
Il vampiro.
Allo specchio mentre le parole scorrono sul foglio
vedo un vampiro invisibile attorcigliato intorno al corpo,
una bambola fatua che parla dall’immagine,
il male è incertezza, la forma del bene,
non sapere rischioso a cui volgo tutto l’amore per l’abbraccio mortale,
il gioco delicato di una farfalla sul fiore mentre il sangue scorre nella sua bocca,
l’energia vitale, la conoscenza da aprire, la porta e oltre un gran mistero
dove Edipo guarda la sfinge cambiare faccia delle mille e mille che ha…
L’ostacolo.
lo schermo di un cinema
film scritto da altri creduto da gonzo
una data una croce la nascita
non profuma di violette
sangue e visceri dispersi
prima l’incubo
prima ancora si apre lo spazio infinito
di un solo giorno
ancora da scrivere…