Ogni giorno è l'ultimo.
Il tomismo, che potrebbero capire preti e suore sempliciotti tra tutte quelle parole difficili? San Tommaso per certi versi ricorda Epicuro ed il suo tetrafarmaco ed anche, perché no? sant’Agostino nelle Confessioni, solo nel titolo del libro però. La lotta tra bene e male è il punto debole di ogni religione ed ogni religione l’aggiusta a modo suo, ne consegue, come nel tomismo, un dio pentito che ha bisogno di scuse per giustificarsi dal male, guarda caso la stessa forma che prende l’io trascendente nella confessione. Non parliamo poi della prova ontologica di sant’ Anselmo, che potrebbero capire sempliciotti accecati dalla superbia d’essere più di contadini ignoranti? Specchio specchio delle mie brame chi è la più bella del reame? oppure chi è il più grasso del bestiame? o anche chi è il più ricco tra il letame?…
La figura che segue, si cura il peccato nell’effetto ignorando le cause che lo riporterebbero a Dio esattamente come fanno i medici con le medicine, chi dei due mondi rispecchia l’altro non si può dire, si vede una grande mangiatoia dove tutti pappano alla grande e tutti se ne fregano della salute di malati e peccatori, il tutto obliato dalle medicine che trasformano il corpo in una pietra insensibile, un altro burattino, una macchina da portare a spasso.
Il male non sta nell’effetto ma nella causa che provoca l’effetto.
Questo mondo è perfetto così com’è, non c’è da fare alcun cambiamento.