Ogni giorno è l'ultimo.
“Ehilà branco di cani, io sono…” tema ricorrente fuori e dentro il web, chi cazzo sono? Il piacere di essere niente, leggerezza, quella leggerezza che prende quando si scopa come matti e non si pensa a nulla, puro istinto animale, che verso fare, qual è il verso dell’uomo? Serpente incantatore, il linguaggio dei versi, dal cane al maiale a chi più ne ha, bello variare assecondando le occasioni, che cazzo sono tutte queste catene, questi principi azzurri ideali e citrulli crocifissi dalla gelosia, ah…aria pura, quello che frulla, in slang, alla grande, un volo.
Nell’ombra la giacca da prete, figura ostica da mandar giù, l’alito del drago che grava sul collo, la responsabilità, il nome in questo caso non ha importanza, la si può chiamare come si vuole, l’idea apparente di un alto ufficio impossibile da rappresentare nella mentalità corrente, aperta la porta si esce in un puro nulla, a questo punto entra in gioco la creatività, cani e porci, ad esempio, non hanno alcun bisogno di regole scritte per comportarsi, l’uomo è forse inferiore a loro? Mettersi alla pari è impossibile ma il lupo ulula a raccolta e dalla spuma che vola sull’onda si formano… è nulla, non si può nominare, una parola che non esiste in alcun vocabolario, si può solo vivere, puro istinto.