Ogni giorno è l'ultimo.
Dall’inizio.
Arrivati a fondo pagina si sfila il foglio dalla macchina da scrivere
lo si accartoccia e butta nel cestino
palle di passato da bruciare
un nuovo foglio da inserire
bianco immacolato senza un difetto
profuma di ali per volare lontano
la fantasia accesa palpita di sogni da realizzare
le prime lettere per scaldarsi
poi il salto nella creatività
parole, solo parole ma meglio di niente…
La strada.
“Buia è la strada che porta a domani.”
Il titolo di un film sull’insegna muta d’un cinema
lampeggia tra le nuvole
il tuono rimbomba invano
lungo il corridoio dalle porte chiuse
scontrandosi in fondo con l’ultima probabilità.
“Di tutto ed in ogni caso umano di quanti cani e porci ci siano.”
Cova l’invidia le sue uova alla piazza
che lavata di nuovo pare una ragazza
vestita alla danza,
vola la fantasia a cercare uno scampo
un paio di dadi gettati alla sorte
si gioca allo sbanco senza muovere il branco.
Vivace sorpresa su quel buio che avanza
incontro al destino sul fine del giorno,
di là non si vede che un vecchio cammino
diretto al tramonto,
è bella la morte quell’attimo solo
che senza paura risveglia dal sogno,
fuori dal mucchio è l’alba che sorge…
La differenza.
Chiusa la cinta dei pantaloni
l’ago gira indeciso tra tanti punti
quello incerto da trovare,
specchia il lago uno zero tondo tondo
che non si può interrogare,
mare e vento soffian contro
quello è il muro da passare.
La medaglia che si gira quando cambia il porco in uomo,
tolto il fango che lo incrosta apre l’ali al suo volare,
tutto schiaccia per non fare ma si può desiderare,
cosa fa la differenza è un sorriso di buon umore.
C’è chi rutta e c’è chi petta per far rima senza fretta,
ogni cosa ha il suo parlare per chi sente nel guardare,
spuma l’onda d’allegria contro lo scoglio da saltare,
non si ferma a crogiolare, sempre avanti deve andare.