Il mondo dei più.

dipinto su fotogramma

Sul confronto della scala cromatica dove il do uguale a zero che dà inizio all’ottava coincide sempre con il si diesis della scala precedente si può dire che ogni idea nasce da un’idea precedente realizzata, nell’evoluzione della tecnologia industriale si vede di più, nelle scienze umanistiche e teoriche  meno.

Il mondo dei più ed il mondo dei meno, pesca nel torbido, in geometria almeno che sappia non esiste una retta divisa in due, una parte positiva che va da sinistra verso destra ed una negativa che va da destra verso sinistra, si è mai visto un architetto progettare una casa con i numeri negativi? Dire ad esempio ad un muratore di tirar su un muro alto meno dieci metri? Oppure tagliare una stoffa di meno due metri per fare un abito? Qualcosa non funziona, la matematica teorica è da riscrivere, ci vorrebbe un filosofo del settore, probabilmente l’idea è quella delle rette parallele con il punto d’incontro, il fenomeno è uno spazio compreso tra due limiti quindi uno è quello dello zero e l’altro a tot, dipende volta per volta dalla misura su cui si lavora, un sistema binario con la forma di un fuso, sul livello superiore i numeri vanno da sinistra a destra e su quello sotto al contrario, tornano indietro come nei livelli del computer, la logica il superiore non è l’inferiore, il non è inverte, se non è avanti è indietro.

In informatica esiste solo lo zero e l’uno, logica il nome non è forma l’uno non è lo zero, l’uno è nome e singolare, lo zero forma e plurale, uno zero dialettico che non è l’uno ma può essere qualsiasi altro numero o misura, la forma dell’uno. Come dire, il due è uno più uno, il tre è uno più uno più uno e via così, la misura dell’uno moltiplicata e uno più uno più uno fa tre che è una parola singolare, quindi nome. Numeri nomi messi a limite di forme misure tanto per intendersi e come nella scala cromatica e nell’idea ogni numero nasce dalla misura precedente realizzata.

Nonostante il paradosso dei numeri negativi l’algebra funziona, è solo questione di cambiare la figura.

I numeri negativi nella mentalità, il mondo dei più ed il mondo dei meno, per il nominalismo di Kant i meno trascendono dal punto finale del fenomeno, nell’algebra dallo zero, infatti la logica il nome è forma lo zero è… il punto finale dell’infinito quindi l’infinito è zero e l’inizio è la fine. Da zero ad infinito non si può calcolare uno spazio finito, la logica non quadra, un paradosso, la figura del punto d’incontro all’infinito delle rette parallele che coincide con lo zero è solo teoria, nome senza forma, forma negata, se non è forma è nome, quindi numero ed il numero è uno, una parola. cimitero

Parole, favole, nella figura si vede lo spazio tra lo zero e l’infinito compresso e identificato sullo zero, su un limite e da qui viene fuori l’idea non realizzata nella forma ma solo nel nome di un immenso cimitero piantato a croci, il mondo dei più e di contro i meno cioè i vivi, il nome è forma, il morto è vivo e l’identificazione è conseguenza.

L’evoluzione, un universale cioè una forma che cresce, una sfera in continua espansione con una durata da zero a tot, la forma universale è composta da parti, Hegel direbbe gli universali minori ed ogni universale minore non è il maggiore quindi ha la forma del maggiore, cioè una sfera che cresce e quando le sfere si toccano si arriva a tot e succede un patapum!

Su questa idea realizzata non è facile svilupparne di nuove, si leggono e si scrivono sempre le stesse stronzate, da una nasce l’altra, intanto fin qui ci siamo…

filosofia

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