Ogni giorno è l'ultimo.
Prospettiva all’infinito indirizzata al cul de sac
sul mare ondato a paccottiglia
mal galleggia la bottiglia
abbottonata nel suo frac.
L’infinito è un nome, logica il nome non è forma la forma dell’infinito non è infinito e se non è infinito è finito. Fenomeno ciclico da zero a tot, si guarda, lungo rettilineo d’autostrada, corsia larga dieci metri, via via che lo sguardo percorre la strada i bordi si stringono fino a toccarsi sul fondo in lontananza, all’orizzonte, lo sguardo si mette in moto e avanza, quando arriva a quel punto la strada e nuovamente larga e l’infinito si è spostato in conseguenza sempre all’orizzonte, lo ha fatto ad ogni passo, corri o piano Achille è sempre dietro la tartaruga.
Bisognerebbe considerare una relatività nuova che si capisca, la logica pura è un movimento, ad ogni enunciato segue automaticamente il successivo.
Introduzione al concetto di figura remota o relativa, se guardo un pallone dal diametro di dieci metri alla distanza di dieci chilometri vedo un punto, avvicinandosi sembra un cerchio e davanti agli occhi ritorna pallone.
Relativo alla distanza, un metro è metro davanti agli occhi, a venti metri sembra un centimetro ed all’orizzonte diventa un punto, ci vuole il cannocchiale per vederlo, a questo punto lo posso zoomare a piacere e fargli prendere tutte le misure intermedie stando fermo.
Si può considerare il cerchio una figura intermedia tra la sfera ed il punto prospettico all’orizzonte, il sole e la luna per la distanza si vedono piatti, quindi cerchi ma sono corpi sferici.
La sfera è un nome, logica il nome non è forma la forma della sfera non è sfera e se non è sfera cos’è? Esempi da confrontare, una lampadina accesa fa una luce tutt’intorno di forma sferica ed il diametro della sfera è relativo alla potenza della lampadina, questa non ha forma sferica, è formata da un filamento a spirale, la spirale se la guardo davanti agli occhi è spirale, ad una distanza tot, messa in orizzontale, la vedo come un cerchio, con la luce una sfera.
Si potrebbe ripetere il giochetto con il quadrato ed il cubo e con qualsiasi altro poliedro, a questo punto, senza trarre conclusioni sulla via da percorrere, si vede una figura reale solida e tridimensionale ad un limite e poi una sequenza di figure relative non reali che dal volume passano al piano fino al punto all’orizzonte che può essere allungato con l’aiuto di un cannocchiale che permetta lo zoom. Qualcosa del genere fa il computer quando pesca i file nel pozzo del web.
La filosofia si limita al universale e non tratta il particolare, logica il nome non è forma la forma del universale non è universale e se non è universale è particolare, il particolare della filosofia è collegare tutte le scienze in modo che quel che non si capisce in una lo si può capire osservando un’altra dove si capisce. Naturalmente questo discorso non riguarda solo la fisica.
Il particolare a sua volta è nome quindi la forma non è particolare e se non è particolare è universale, infatti avvicinandosi ogni particolare lo si può ancora dividere in diversi settori ed ogni settore avvicinandosi si divide in altrettanti settori e si può continuare, la filosofia il punto reale, tutto il resto quel che si vede relativo alla potenza illuminante…
Zooma lingua di memoria ricordare un mal di dente
zombie d’anni giù impilati sulla coda del serpente
lecca solo quel dolore
fatto cerchio nel suo amore
brilla luce snaturata
che la coda s’è mangiata.
Gusto poco peperino
pisciò a letto quel mattino,
“sembra grande ma è cacchino”
or che strada ha fatto scuola
cambia al tempo le lenzuola.