Fantasia vagabonda.

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Contra punctum. 

Un libro da aprire la natura,

sogni illusioni…

un gran magna magna, fontana di giovinezza,

ospizio per poveri vecchi,

giocattolo tra le fauci del tempo,

deposito d’aria,

macina di denti affamati,

rutti scoregge…

Scorre dalle vette innevate precipita cascata di vita

slingua il fiume allargandosi a mare

onde uragano oceano alle nuvole

il vento motore accelera romba rimbalza

canta fulmini boati

bistecche polpose al sangue

bolle il mosto rosso vermiglio,

profumo di vino, ebbrezza…

A caccia nella giungla spietata brillano gli occhi,

pietà un soldino, la carità

la preda la vita sopravvivere

pollai cintati, chat e Chatterly

le fauci stringono la gola, il sapore del sangue, l’estasi

televisori accesi, antenne tra i tetti, i gatti

notte, brillano le stelle, nascosto nell’ombra il ruggito della tigre

silenzio.

                                                                                                                                  tigre

 

tra le nuvole (2)

            Ermetico doc.

Tomba d’anni velata la carne l’abito di una suora

                      dimenticata sotterrata da scudi di ferro

                               per causa ignara d’effetto e d’affetto,

                                                                dorme nel sepolcro,

sogna paesaggi incantati la cagna in calore,

      represso, mai smesso, con permesso di confessore.

 

                            Rimbalza il testimone sui picchi del tempo,

                      teatro di scheletri i vestiti alla moda,

               parole sui grani di sabbia,

polvere di deserto che avanza a ricoprire la stanza

                        d’onde d’oblio

     i millenni sul primo giorno diviso a metà,

                             il rock duro degli AC/DC…

 

   Una spina nel cuore del tempo,

             lo spazio ristretto d’angustie sottotetto,

          la favola s’apre al gocciolare di monetine d’oro

                           su un gong di Sapporo,

                pagine di un mondo a tutto tondo,

                         levata la spina è alba sul giorno che nasce…

tra le nuvole

3

        Fantasia vagabonda.

Cerca l’arco teso il bersaglio da centrare

   qualche cosa c’al prurito val la pena di grattare,

   ci son polli quagli e allocchi tutti quanti con bei gnocchi

                  ma non gusta per tirare,

caccia cerca quel che freme

    sangue fresco che non teme,

      dell’idea che par bella

              far di più è la favella,

                   qui non c’è da pescar cacchio

                       che sia meglio d’un abbacchio…

          Per non fare come il piffero

            che portò i topi al pero

        ben conviene al mio sentiero

                     stare senza alcun pensiero,

vagabonda fantasia va per caso e frullo d’ali

   a cercar su altra riva dove mettere gli occhiali.

fiori

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