Ogni giorno è l'ultimo.
Borbottare di vulcano la casa del diavolo
fagioli fermentano sfogano aria impetuosa
parole il gracidare dei morti insepolti
nel ricordo gonfia la bolla di sapone
lava rovente fuoco infatuato
sulla pagina ancora mistero.
Culo stappato scoreggia l’anima
vergine pulzella in armi fuoco divampa
da alba a tramonto dal lago alle stelle
sniffare di cani e scalzacani in preghiera
il miracolo rimbomba nei vuoti silenzi
del sole morente.
Nella terra al di là le case crescono come funghi,
abita il cuore strappato lacerato infangato
l’alitar della novella s’aprono le gambe
al fiume eruttato sangue d’idea
esce la fila colonna di urla represse
il concerto.