Ogni giorno è l'ultimo.
Grrr, tigrotto saccagnato, il termine è dialettale ma rende l’idea, la pasta col lievito gonfia ma la farina è quella, il gonfiore si sgonfia, splash fa la pustola schiacciata, il pus schizza via dove va non ha importanza.
Miliaia di libri, miliardi di parole lievito amaro la credenza di essere quel che si vede, inconcepibile assurdità, la lunga fila di maiali avviata al macello, in riva al fiume la casa del barcaiolo è vuota, nessun Caronte traghetta le anime all’altra sponda.
Un immenso castello di menzogne, dati i presupposti le cose sarebbero andate così, causa effetto naturali, fuori dal recinto le iene aspettano in agguato, sbavano affamate, odio cautelativo, fa male ma che sarebbe diversamente?
La consapevolezza della perfezione, una macchina con meccanismi precisi che si programmano alla bisogna, quel che sembra non è, quel che è gracchiola i suoi ruggiti sottovoce, beata ignoranza, non sapere assoluto, piacevole tepore di una stufetta…