Ogni giorno è l'ultimo.
Riccia il pelo alla lametta
buia selva di barbone
toglie velo alla fighetta
per la foga del montone
pronto il passo alla sua strada
s’incammina senza fretta
ad entrare con cruda spada
nella grotta verginetta
schiude il fiore ogni portone
parte il colpo di cannone…
Sulla riva desolata
bela il capro alla vendetta
non c’è scusa dichiarata
alla colpa maledetta
brucia il cancro la vergogna
con la voce del gradasso
incatenato alla sua rogna
s’è sgonfiato con fracasso
mette fine il suo dolore
sotto rullo compressore…
Dentro il fuoco di mutande
c’è la botte del tesoro
l’universo che si espande
dalla gioia canta in coro
sul sipario ch’è calato
van gli attori al camerino
bene e male han recitato
sulla corda del cantino
volta pagina altra storia
soffia il vento della gloria…