Ogni giorno è l'ultimo.
Caghetta e petacci
appesi alla gru
tra tristi cagnacci
guardano in giù
il punto fetente
proietta al finale
l’incerto giacente
del sangue che sale
fenomeno dato
per dirla alla breve
al nudo soldato
che sfida la neve.
Quella notte stavo leggendo per l’ennesima volta il monologo del terzo atto dell’ Amleto, di fronte s’ergeva cupa e minacciosa la montagna di menzogne che prendeva forma dalla negazione, a portata di mano tenevo il “bare bodkin”, il tempo non iniziava discorsi e la tentazione era grande, vedevo chiaramente dove conduceva il gioco e che qualsiasi cambiamento sarebbe stato un disastro allora lo intinsi in quel sangue e con il pennino improvvisato terminai la filastrocca.
Lasciar che l’affanno
si sbrogli da sé
così senza danno
non cerca perché,
la piaga che caria
si toglie la spina
così senza aria
si scioglie la brina,
il vero nel vero
fa esempio dottrina
del caduco impero
l’immensa latrina.