Ogni giorno è l'ultimo.
Pubblicato il 31 dicembre 2017 da Pierconi
Essere
sapere rinascere ogni giorno
nudi
un nuovo vestito
una nuova fidanzata
un nuovo giocattolo
un bicchiere di vita effervescente da bere in un sorso
e fracassare contro il muro
abitudine alla non abitudine
lancia in resta e fiducia in se stessi,
carica!
. Queste parole come una mosca presa al volo con la mano si apre piano le dita e volano via a dimenticarsi tra i silenzi. .
. Da qui a lì precipizio senza rimorso ali dimenticate nell’arruffio di vicende meglio così che oliatina all’uccello arrugginito burattini sulla scacchiere di una mano recitano lo sfondo al tombino la speranza è morta lo spettro vaga tra i nasi allungati a pescare nel mare torbido pesci già fritti non c’è altro da fare di […]
. Da qualche parte ai margini di nome e cognome la riva del mare dei sogni leccano le onde la sabbia deserta spruzzando realtà la faccia di dietro momenti che vanno che vengono senza domande neppure risposte. .
. Quel che scorre il solito nulla da riempire con qualcosa qualsiasi cosa meglio di niente come su un tapis roulant che gira il mondo fermo e tremolante fuoco fatuo sulla tomba .
. Ogni giorno una nuova smazzata si gioca con le carte che vengono solo scartine solo col morto contro una fortuna spietata che l’attimo sacrifica al poi allora si passa ogni ora e ancora quel che il tempo permette. .
. Per quanto un’ aquila possa volare alto vista da sopra vola basso, punto di vista in movimento. Il super uomo di quel secchione di Nietzsche supera l’uomo, per dire alla Kant da dove proviene la logica, cioè il nominalismo, lo trascende, quindi è una trascendenza, una cosa che può esistere solo allo stato di […]
. Stravaccato tra cuscini di salsiccia mentre cuoce sulla griglia bella riccia profumino prende il volo dalla pizza via di qua via di là come razzo dove schizza. . Con in tasca il buon umore che si spende a tutte l’ore sulla strada di fortuna come lupo canta a luna. .
. La vita un colpo e via tutta d’un fiato bevuta da questo bicchiere d’infame feccia frammenti di vetro sparsi nel labirinto oscuro dei ricordi. .
. piace sulle chiappe del maiale quel codino spensierato far la rima col banale fosse un peto sussurrato. . Viene voglia d’addentare senza pena mordicchiare a scavar la fossa in lago pizzicato in bocca al mago. . S’apre il buco che c’è sotto porta il dare d’altro mondo quel che piace crudo o cotto […]
. Una fontana di giudizi affrettati sgorgano spontanei dal buco dei ricordi il sasso nasconde la mano fuoco fatuo nella notte si vede lontano deposito di Paperon de Paperoni la ciminiera fumo di sangue fiume vermiglio palude vampiri in picchiata gracidano le rane dà forma al bene il male della creazione. . Qualcosa di divertente […]