La figura del cretino.

 

Volere con un semplice gesto cancellare tutto

il maiale squartato la tavola imbandita

dovere masticare lentamente sull’amore dopo il rutto

i ricordi nel cestino per il clic di una dormita…

Tutti i colori dell’arlecchino

lingua aguzza per l’orecchi

suona la banda del tacchino.

Potere risvegliarsi la mattina senza l’ombra sul cuscino

che s’attacca al lungo treno di catene e dejà vu

sentire ali aperte all’aria fresca il profumo del buon vino

frizza allegro nel bicchiere tra i rintocchi del cucù…

Mentre i gatti di sottecchi

rota il filo l’arrotino

annaffian baie sopra i becchi.

Piacere andare scalzo sopra i chiodi della via

buttar via la robaccia aghi e spilli da piagnone

creare con la poesia parole baci e cortesia

filo d’erba in mezzo al prato canta al vento del trombone…

la figura del cretino.

 

grappolo

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