Le ballerine di Mombercelli.

 

Tempesta marina pietrificata

infuria nella notte

lampi d’idea covata

tuoni frantumi d’uova rotte

sull’onda fragranza d’altra vita

che in mille rivoli su ogni ora precipita…

Invisibile dialogare di fisarmonica

scatta la foto a quel che fu

nel danzare inferno la fatica

grondò sudore a testa in su

trovatello bastardo riccioli d’oro

che amanti e madri sognavano in coro…

Ribolle quel mosto ancora nel tino

tirando somma s’è fatto vino.

ballerine di Mombercelli

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