Ogni giorno è l'ultimo.
Nido di serpenti apparentati
grezza materia piantata a Nasso
ghetto di nomi dal morbo appestati
invidia e gelosia che inciampano il passo.
Ravviva il dio a consolar cornuta
apre la porta che porta al retro
tempo sprecato a ribollir cicuta
veleno covato misurando il metro.
Farfalla spillata che ritorna al fiore
ali d’incanto l’empireo orizzonte
dolce il silenzio dell’odiare amore
arcobaleno l’incontro la sorgente il ponte.