Incontro all’aurora.

 

Gode il mare a portare la vela

bagliore infocato fornace d’inferno

stan calde le carni per cuocer salsiccia

sull’ara arrossata di sangue dannato.

 

Coltello affilato sbuccia la mela

corpo temprato dal gelido inverno

lingua di fuoco per accender la miccia

vulcano che esplode tra i fiori del prato.

 

Nude le ossa spolpate dall’ora

programma tracciato in un rigo di terra

ritmo scandito sul verbo che ignora

 

tempesta di fame di bestia di guerra

diritta la strada incontro all’aurora

creare di fulgidi ali l’attimo ferra.

fulmine

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