Ogni giorno è l'ultimo.
Essere tanti come uno dimenticati per la strada
luci e clamore richiami di bordello l’ombra del melo
la giungla “invisibile droga” serpeggia affonda la spada
fuoco e faville putrida terra ritorna manna al cielo
.
Fanno cagnara senza dire essere avere nella tomba
piange a schizzo di cipolla la servetta col padrone
localini sussurranti fumo spira il silenzio della tromba
dejà vu sotto la tavola toccata e fuga di un sopranome
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Cade la mela dall’amo su il sipario all’arrembaggio
clicca il giorno l’avventura dove va e dove spacca
tutto il quanto si fa per dire sono tre soldi di coraggio
fiorisce la vita dal suo seme bene pasciuto nella cacca.