Ogni giorno è l'ultimo.
Di là dal margine del grande ostello
a questionare di Platone e la sua ombra
amore che attende con chiodi e martello
spazio per punto un bacio di lebbra
.
Fuori dai guai a sciorinare noia
carne di carta sapore del muro
dipinto a sogni colorato a foia
menando il cazzo se diventa duro
.
Parla il dovere per l’alto uffizio
paziente attesa nell’eterno nulla
giocato ai dadi senza giudizio
posta la vita che il divenire culla.