Ogni giorno è l'ultimo.
Viola mammoletta nel giardino dei cazzi
timido pudore allo sbavare del cane
ouverture alla gazza ladra regina dei pazzi
di soffio vestita a sbucciare banane
.
Di un barbone crocefisso la fascia lordata
da furto con rimosso strappato di fuga
piange il calendario a rivangare la data
lacrime del web senz’altro che asciuga
.
Sogno a belare di schiavo d’etichetta
salami e prosciutti al banco dei pegni
lingua sventolante di bella micetta
il culo mi lecca al tramontare dei regni.