Ogni giorno è l'ultimo.
Noia e prurito da grattare pene
incatenato al palo della triste nave
cantano sirene canzoni oscene
su ali spente a menare fave.
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Grava la soma di un grande apparato
vestito a festa sui stracci lordi
suino leccare di piatto nomato
il dì fatto notte a sentire di sordi.
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Ricordo incarnato nell’alito marcio
non c’è speranza ne premio d’alloro
semplice e nuda la forza del braccio
sfodera spada d’astuto guerriero.