Ogni giorno è l'ultimo.
Pubblicato il 25 gennaio 2019 da Merdaccia, parole da leccare.
Sulla riga tra uomo e bestia
nessuna vela all’orizzonte
tutto buio
qualche goccia di buon umore
si accende il focherello
colore e musica la parola
capannuccia per uno solo
arde la fiamma.
Categoria: poesiaTag: pennellata
. Un briciolo di energia scoppiettante quel poco a stantuffare i pistoni nel vecchio motore la macchina… animale intimorito di più frastornato di più scarabocchiato da tanto vociare di pensiero tanto palleggiare d’essere passi felpati di tigre tra il ronzare di mosche. .
. Carta bianca una poesia non scritta s’immagina s’improvvisa s’apre la porta di là lo spazio da creare a tempo di jazz bianchi e neri i tasti da suonare salendo la scala da no a si gonne svolazzanti profumini s’attorcigliano all’aria lupi affamati escono dal bosco castelli per aria una macchina romba nella notte buia […]
. Prudenza da grattare in silenzio pulci e pidocchi s’ingrassano a sangue spazzola di ferro sul ruvido pelo baracca sradicata burattino aquilone al filo per aria teso al vento di fortuna un punching ball sfondato la mano aperta al tavolo del poker il morto rilancia il piatto piange passa la banda sulla strada suonando una […]
. In sintesi due strade si incontrano sul letto di morte amoreggio dal fiato amaro scricchiolio di vecchie ossa abbraccio il fulmine rimbombo il tuono incendio i passi stanchi cuore capanna il silenzio che segue. .
. Terra terra sciolti i fili dei sogni nuvolette tra le nuvole cucchiaino di zucchero nel latte dolce tempesta si scioglie il gusto spandendosi sulla carne addormentata il bacio al risveglio un punto nell’infinito. .
. Improvvisamente il vuoto tace il ballonzare di attori nel favo della spelonca ingranaggio d’anima repressa veleno siringato in culo alla superbia sciacquii di stracci nel pantano assassino invisibile serpente abbraccio mortale giudizio della lingua a stritolare ingiustizia su una ruota che gira fantasmagoria spettacolare da qui al risultato. .
. Auguri sul tapis roulant dell’abitudine città cimitero lumini alle finestre paradiso di malati e dottori beatitudine tam tam rullano sul fiato del vento tra le fessure dove il bruco rode televisioni gettate dalle finestre parole incanalate alla fogna un’ astronave da sognare vagabondi tra le stelle. .
. Spento il fuoco che paglia avvampa a profumino di fica golosa zuppa allo sborrare dei cani. . Più non accende la scintilla da lampo a tuono ad azzuffare tempesta a divorare incendio follia d’amore grugnendo porci in porcaio sozzo. . Lì c’è la linea tra il dire ed il fare oltre non va sirena […]
Per il nominalismo il nome è forma, se il nome è forma il morto è vivo e di conseguenza il vivo è morto, per dirne alcuni Buddha, Cristo, Maometto, vivi nell’immaginazione collettiva, novelli Cicicov col loro seguito di anime morte, si vede il fiume scorrere, negata la causa l’effetto è conseguenza ma così va […]
. Porco in tavola senza nome per una festa a convenzione quanto avanti aveva cazzone dopo ha il lezzo di un castrone. . Tutte le stelle svuotato il cielo appese all’albero fanno chiarore lupo nel bosco d’irsuto pelo sbrana ciambelle con tanto amore. . Mondo nel mondo un carrozzone sogna nel nido dolce tepore motore […]