Ogni giorno è l'ultimo.
Sfinge che nessuno conosce
creta malleabile il volo della Fenice
ovuli di richiamo nella tela di Aracne
sul tabellone dell’Empire l’intermittenza
pulsa d’elettrico rottame
.
Fabbrica di bambole spray bevute d’un soffio
il cazzo travestito labbra la pompa
specchio vivente vorace riflesso
finestra sul computer di carne
.
Sorge dalle ceneri di ieri, un ricordo
rimbalzato in culo a Psiche
Amore sull’ali dei sogni.