Il piacere.

 

Cos’è il piacere?

La prima cosa che si vede è che il piacere è un nome e come si sa il nome non è forma. La forma del piacere quindi non è piacere,il piacere ci si può sbizzarrire nella statistica, c’è a chi piace crudo e c’è a chi piace cotto e a chi piace crudo non piace cotto e viceversa.

Dai dati sott’occhio dell’esperienza si vede che c’è un piacere che piace ai più e una scala di piaceri che varia nelle più svariate interpretazioni.

I più, si può dire confidenzialmente i piccoli borghesi cretini, per intendersi quelli alla William e Cate, il piacere alla Andrea Sperelli del celebre libro di D’Annunzio, invidia gelosia tradimenti mariti cornuti lady Chatterly arie sui poveri lusso a dozzina servi bella macchina e cose simili, dall’esterno non si può giudicare ma intanto come si vede il nome non è forma e de gustibus ecc.

Scendendo nella scala dei meno ognuno ha i suoi, intanto il piacere del peccato, ah!… quello non me lo tocca nessuno, la notizia che i bischeri della cassazione hanno cassato la legge sulla cannabis light è un vero piacere, checcazzo! Il piacere di farsi una canna e trasgredire il divieto, vuoi mettere? Non ci trovavo più nessun gusto ed ora di nuovo come prima, una volta tanto l’hanno azzeccata e poi quei monopoli della canapa che si erano creati mi piacevano proprio poco, chissà che storie…

Siamo seri, la forma del piacere è relativa ed il nome assoluto, al di fuori dei piccoli borghesi cretini, cioè nella realtà, il piacere è dato dalle possibilità che si hanno, ad esempio a me piacerebbe viaggiare tra le stelle in astronave alla ricerca di pianeti vergini da esplorare con uno stuolo di puttane ballerine da scopare a piacere ed amici con cui andare a caccia e poi tutti insieme fare enormi mangiate con il cacciato in una festa continua con musica tanti tamburi e fuochi che esplodono da tutte le parti ma non ho l’astronave e quindi non lo posso fare.

il piacereL’adattamento alle possibilità che si hanno, allora mi sono fatto il pollaio ed oggi le prime uova, ah! Come da bambino quando trovavo il trenino sotto l’albero, una gioia, ne ho subito fritto uno.

Il pollaio cresce, un gallo e tre galline, una gioia vederli razzolare e che baruffe, si divertono un sacco, si potrebbe includere anche il piacere dei polli, nessun riferimento all’America, piacerebbe anche a me stare in un loco ameno con tre pollastre da beccare, un colpo e via, va be’, per il momento m’accontento.

Data la relatività dell’argomento non si può dare una definizione assoluta sul piacere, personalmente, quindi come opinione, sono per il piacere di vivere, “creare” dal possibile il meglio che si può e oggi e così e domani chissenefrega.

 

il piacere

 

 

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