Ogni giorno è l'ultimo.
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Nella bibbia è scritto che Dio crea l’uomo a sua immagine. Una figura, si vede Dio guardarsi ad uno specchio e farsi l’autoritratto, l’uomo è l’immagine che Dio vede quando si specchia.
La figura si capovolge, così si può dire che quando l’uomo si specchia vede Dio, naturalmente stando a quello che è scritto sulla bibbia.
Chi è Dio? Domanda statistica, scorrono le varie religioni ed ognuna lo vede a modo suo poi ci sono le credenze pagane, gli idoli d’opinione eccetera, per la logica pura Dio è un nome senza forma quindi un a priori kantiano a cui si deve credere per fede.
Nella teologia vale la pena considerare la prova ontologica di Sant’Anselmo, l’unica che sembra avere una qualche parvenza di verità, o meglio di logica: “Dio è la cosa che non si può pensare di più.”
A prima vista sembra una cazzata invece è ancora una figura, si vede un limite del pensiero, un limite finale come il trecentosessanta gradi che chiude il cerchio.
Il limite finale della fenomenologia, quello dove Kant fa trascendere il super noumeno che in linea con Anselmo, non avendo forma nella realtà, può esistere solo nel pensiero. Sull’argomento sono stati scritti volumi su volumi ma alla logica pura piace la sintesi, il limite finale della vita è la morte quindi Dio è un morto che vive nel pensiero.
Davanti allo specchio, mettiamo il caso che Dio decidesse di impiccarsi, l’immagine riflessa, cioè l’uomo, dovrebbe fare altrettanto.
La figura si può guardare da diversi punti di vista…
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dipende dal punto di vista che lo guardi, a me non è che piaccia tanto, è come avere due io ed uno deve morire per non fare morire l’altro, non è facile…
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