Ogni giorno è l'ultimo.
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A pancia piena si sogna, a pancia vuota si ha fame.
Esempio, un salottino con delle comari inglesi pettegole che, tra un pettegolezzo maligno e l’altro, prendono il te con i pasticcini. Si vede che non hanno fame ed allora la lingua cammina, mettiamole allo stesso posto dopo una settimana di digiuno senza te e pasticcini, di cosa spettegolerebbero?
Immaginazione, calcolo delle probabilità, a vedere la figura sono corso in frigo a prendere il dolce con pan di Spagna alla marmellata di mele e liquore alle ciliege, crema pasticciera al cioccolato e tanta panna che ho preparato oggi e me ne sono sbafato metà, la pancia piena, l’energia del cibo, mi sono seduto alla tastiera e sto scrivendo, ogni tanto un ruttino, le parole seguono il bolo giù dagli intestini, avanzano nei meandri tortuosi, emanano calore e le dita si scaldano ed allora scrivere scrivere e finalmente, una bella cagata.
Che sarebbe successo se il frigo fosse stato vuoto? La fame, è lo stomaco che pensa? di certo se si ha fame dev’essere lui perché si pensa solo a mangiare, segue la statistica, una pecora cercherebbe l’erba, un lupo cercherebbe la pecora e come va a finire?
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Primum vivere. Deinde philosphare.
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impara l’Arte e mettila da parte.
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Ti devo imparare e ti devo perdere
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Nelle parole, noi siamo solo parole, quelli che scrivono stanno da un’altra parte, sbagliando si impara, leggo le cicatrici che mi tatuano la maschera, fottere fottere, sembra un’idea fissa, pensano il cazzo e la figa, forse mangiano troppo oppure hanno fame, chi lo sa?
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