Ogni giorno è l'ultimo.
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Da qui a lì precipizio senza rimorso
ali dimenticate nell’arruffio di vicende meglio così che
oliatina all’uccello arrugginito
burattini sulla scacchiere di una mano
recitano lo sfondo al tombino
la speranza è morta
lo spettro vaga tra i nasi allungati
a pescare nel mare torbido
pesci già fritti
non c’è altro da fare di quello che si fa.
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Per quanto un’ aquila possa volare alto vista da sopra vola basso, punto di vista in movimento.
Il super uomo di quel secchione di Nietzsche supera l’uomo, per dire alla Kant da dove proviene la logica, cioè il nominalismo, lo trascende, quindi è una trascendenza, una cosa che può esistere solo allo stato di noumeno come immagine del pensiero.
Superando l’uomo non è più uomo quindi può essere donna ma anche qualsiasi altra cosa che non sia uomo come un cane, un porco ecc.
L’uomo è un essere vivente, quindi il super uomo non è vivente e se non è vivente è morto.
L’uomo ragiona quindi il super uomo non ragiona. l’imperativo tu devi credere per fede.
L’uomo è forma, cioè un universale composto da parti, la trascendenza non è uomo quindi non è forma e se non è forma è nome, esempio può essere il nome sulla lapide di una tomba oppure il capostipite di una dinastia o personaggi come Cristo, Maometto, Budda, comunque sempre il nome di un morto.
La tribù tende al totem, stessa cosa si può dire per il super proletariato di Marx, sempre la logica di Kant, trascendendo il proletariato che è una forma viva diventa il nome di un morto, non c’è solo il proletariato, ci sono anche i piccoli borghesi cretini, i nobili, gli zingari, gli ebrei ecc che credono di essere superiori ed il risultato non cambia.
Uno spettro si aggira per il mondo…
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piace
sulle chiappe del maiale
quel codino spensierato
far la rima col banale
fosse un peto sussurrato.
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Viene voglia d’addentare
senza pena mordicchiare
a scavar la fossa in lago
pizzicato in bocca al mago.
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S’apre il buco che c’è sotto
porta il dare d’altro mondo
quel che piace crudo o cotto
detto fatto fino in fondo.
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Una fontana di giudizi affrettati
sgorgano spontanei dal buco dei ricordi
il sasso nasconde la mano
fuoco fatuo nella notte si vede lontano
deposito di Paperon de Paperoni
la ciminiera fumo di sangue fiume vermiglio
palude vampiri in picchiata gracidano le rane
dà forma al bene il male della creazione.
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Qualcosa di divertente
la salute ballerina va e viene piroettando
prima la botte poi il cerchio si assesta.
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