Ogni giorno è l'ultimo.
. In cima al Vesuvio su un comodo letto, è notte, tutte le stelle sono accese, dal cratere sale un filo di parole lucente, nuvolette che s’alzano mescolandosi alle stelle. Lei ne soffia una e chiede: “Che siamo venuti a fare qui?” Tasti della… Continua a leggere “Il ragno nella figa della Madonna (2)”
. Una volta mi ero messo con una scrittrice napoletana, uno schianto, aveva un musetto selvatico ed il corpo slanciato con lunghe gambe sempre all’aria e decolleté da far resuscitare i morti, quando camminavamo per strada sembrava che dappertutto suonassero le campane, non c’era… Continua a leggere “Il ragno nella figa della Madonna.”
. Spogliare la trama, metterla a nudo, uno scheletro, ogni storia ha una trama, via le parole della storia, solo la trama, un intreccio di personaggi e situazioni, una linea da seguire, la trama si può rivestire con altre parole, la storia sembra diversa… Continua a leggere “Canovaccio (2) dissezione.”
. Era il mattino di un giorno qualsiasi in una città di mare, il sole caldo illuminava ed un venticello profumato dagli scarichi di una cloaca vicina muoveva le chiome alle palme sul lungomare dove le macchine andavano e venivano, nel porticciolo c’era un… Continua a leggere “Canovaccio. (1)”
. Qui, tra parole, è un altro mondo, ad esempio avete mai visto una parola mangiare o cagare, oppure ruttare o scoreggiare? Certo che no, noi queste cose non le facciamo, non ne abbiamo bisogno, a farlo e quello che scrive che naturalmente non… Continua a leggere “Tra parole.”
. Sesso suino, grugniti, fottere fottere che altro? Nei fatti è una cosa, naturalmente soggettiva, ognuno lo fa come sa, a parole è un’altra cosa, si immagina, si dice, si scrive, si sogna. L’immaginario collettivo, si trova di tutto, da de Sade a vattelapesca,… Continua a leggere “De erotica.”
Quel mattino ero al Valentino, erano circa le undici, c’era il sole, non faceva ne freddo ne caldo ed un piacevole venticello portava il profumo delle rose che stavano fiorendo nei giardini oltre alle note altalenanti di un fisarmonicista che suonava alla… Continua a leggere “Lolita.”
Esopo. La notte è fredda, umida, ha smesso di piovere, la falce della luna va e viene tra le nuvole, luce fioca, intermittente, non si vede da qui a lì, Dùcento cammina tenendo le mani avanti come i ciechi per non battere… Continua a leggere “La scala stregata. (quarta figura) La cicala e la formica.”
La fata. Era una giornata di fine inverno, poco dopo mezzogiorno e pioveva, stavo in casa ad ascoltare le gocce d’acqua tamburellare sul tetto, ero annoiato, idee ne avevo tante ma nessuna che si potesse realizzare allora mi misi alla macchina da scrivere per… Continua a leggere “La fata turchina. (fig. 2)”
Ero certo che se avessi bevuto ancora un po’ l’avrei potuta scopare anche senza colpo di fulmine, quante volte l’avevo fatto però è anche vero che sono solo parole e quello che avrei fatto dipendeva esclusivamente da chi stava scrivendo questa storia, lui… Continua a leggere “Il divino marchese. (fig. 2) L’effimera.”