Ogni giorno è l'ultimo.
. Una fontana di giudizi affrettati sgorgano spontanei dal buco dei ricordi il sasso nasconde la mano fuoco fatuo nella notte si vede lontano deposito di Paperon de Paperoni la ciminiera fumo di sangue fiume vermiglio palude vampiri in picchiata gracidano le rane dà… Continua a leggere “Lady Chat.”
. Tigre il piacere di uccidere sbranare scorre nel sangue cavalcato da un povero cristo pietoso che di strada conosce solo la sua scava in fondo l’anima tra le parole del discorso la bestia sepolta viva labirinto di dottrina la voce del totem. .… Continua a leggere “Totem e tribù.”
. Sulla riva dell’essere giorni appallottolati nel cestino della cartastraccia fantasmi sull’onda delle maree da un nome all’altro del cimitero lapidi in tempesta sgretola il marmo dei ricordi fra le pagine della storia palcoscenico di mode passeggere vestito il vuoto che di altro chiama… Continua a leggere “Cassandra a Troia.”
Nubi nere col cappuccio piatto freddo d’accidenti disimparato dal di dietro denti arrotano l’accetta morde a vuoto la fortuna tutto contro vento e inganno tempo ingrato la prigione il dovere di non piacere serpi e cappi fanno cova pochi sterpi tra le mani… Continua a leggere “Focherello di buon umore.”
. Una sera di novembre fredda e nebbiosa, l’autore era stravaccato comodo su un divano vicino al fuoco con una pimpante musichetta jazz che usciva dalla radio e stava leggendo un libro quando gli venne un’idea allora mi tirò fuori dalla scatola delle parole… Continua a leggere “Paradiso in terra.”
. “C’è il boia?” “No! Oggi non può, domani…” Una storia alla Kafka, il giorno in cui nacqui, nel preciso momento che entrai nel mondo sensibile venni condannato a morte, così, solo per il fatto di essere nato. La condanna era vaga, di manica… Continua a leggere “L’occhio di Ra.”
. Siparietto. La notte stellata è arrossata dai bagliori che escono dal cratere principale dell’Etna, faville zigzaganti escono a manciate infocate spandendosi come lampadine ad illuminare la favola… in fondo al cratere si sentono le urla di Vulcano infuriato per i tradimenti di Venere,… Continua a leggere “Etna (p.3)”
. Presentazione. Potere delle parole, l’autore se ne sta vicino al fuoco a scrivere e me mi manda sull’Etna e adesso… Il cane, o meglio la cagna perché proprio adesso si è messa a pisciare accucciandosi, ignora i richiami del selvaggio e fatto il… Continua a leggere “Etna. (p 2)”
Introduzione. A quei tempi l’autore, cioè quello che sta scrivendo questa storia che sia ben chiaro non ha niente a che fare con me che sono un personaggio inventato che può esistere solo nelle parole, stava considerando i casi della vita e vedeva che… Continua a leggere “Etna (p.1)”
. Una volta mi trovavo in un imbarchino sul Po, era una notte di ottobre, aveva piovuto una settimana di seguito ed il fiume scorreva gonfio e rombante, il cielo era ancora nuvolo ma qua e là si aprivano degli squarci dove si intravvedeva… Continua a leggere “San Giuseppe.”