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Natura.

. Queste parole come una mosca presa al volo con la mano si apre piano le dita e volano via a dimenticarsi tra i silenzi. .

Come.

. Da qualche parte ai margini di nome e cognome la riva del mare dei sogni leccano le onde la sabbia deserta spruzzando realtà la faccia di dietro momenti che vanno che vengono senza domande neppure risposte. .

Più o meno all’incirca.

. Quel che scorre il solito nulla da riempire con qualcosa qualsiasi cosa meglio di niente come su un tapis roulant che gira il mondo fermo e tremolante fuoco fatuo sulla tomba .

I baroni del bridge.

. Ogni giorno una nuova smazzata si gioca con le carte che vengono solo scartine solo col morto contro una fortuna spietata che  l’attimo sacrifica al poi allora si passa ogni ora e ancora quel che il tempo permette. .

On line.

. La vita un colpo e via tutta d’un fiato bevuta da questo bicchiere d’infame feccia frammenti di vetro sparsi nel labirinto oscuro dei ricordi. .

Totem e tribù.

. Tutta la merda cagata nella vita sta in un sacco di tempo puzzolente segue come un cane fedele ovunque si va avanti guardando dietro con cotale zavorra la mongolfiera non alza oltre un cappio per impiccarsi. . Guardando altrove si nasce alba si… Continua a leggere “Totem e tribù.”

Atarassia.

. Strimpellando stride la corda lettere d’alfabeto parlante oggi smemorato gioca ogni singolo pezzo la mano muove l’invisibile spinge orba la fortuna tela del ragno aspetta la maschera. .

Gozzoviglia.

. Ai tavoli dell’osteria si contano le portate partite di rilanci fuori campo a perdersi in sentieri senza uscita il mostro ha miliardi di teste una sola bocca sempre affamata denti assassini ruggiti profondi sulle esplosioni fecali un oceano di merda sognando l’isola deserta… Continua a leggere “Gozzoviglia.”

Double face.

. Una stella agita la coda pendolo nelle orbite oscure di un teschio abbandonato al deserto tra le onde di sabbia che frangono il sole spruzzando le strade dell’universo d’altre storie languide di desiderio. .

Lavorando.

. Si defeca nei prati tra i fiori profumati ricchezza che piove dal cielo gli occhiali pesano sul naso l’occhio non vede oltre esultano le radici è sempre giorno di festa. .